Rompere anche il servizio di cristallo 🥂 😏
Non è bastato rompere il soffitto di cristallo
Probabilmente, dopo il soffitto di cristallo, è giunto il momento di rompere anche il servizio, di cristallo.
Da un’indagine di LinkedIn Notizie, le professioniste sul mercato rappresentano attualmente il 46% della forza lavoro, le donne leader sono solo il 32%, ovvero il 14% in meno. E questo è solo uno dei dati che traduce un gap ancora troppo significativo da colmare. Evidentemente qualcosa non sta funzionando come vorremmo.
Cosa si può fare quindi oggi di nuovo, diverso o meglio per l’ empowerment femminile?
Credo che le competenze per poter essere leader non manchino a nessuno – nessuno che riceve formazione e che si confronta con un mercato del lavoro non troppo rigido, intendiamoci.
Anche se tutti (donne e uomini) possiamo migliorare e le organizzazioni possono e devono ancora fare molto.
Quel che osservo è che molto spesso mancano proprio i comportamenti funzionali all’espressione di quella leadership.
In concretissimo:
👉 smettere di dire sì a tutto e stare a vedere che accade
👉 dire no alle richieste irrispettose, non esplicite, o che non generano un vantaggio in termini di riconoscimento del ruolo, visibilità, esperienza, relazione con il richiedente, posizionamento, gratitudine
👉 dosare sforzi e risorse in funzione di un obiettivo
👉 diradare il perfezionismo
👉 cercare il divertimento
👉 avanzare proposte
👉 chiedere l’aumento
👉 parlare di carriera ed esigere chiarezza in proposito
👉 superare la nomea di ‘fanciulla’, ‘signorina’, ‘rompi***’ ed esigere di andare oltre con il confronto e il dialogo tra pari
👉 tollerare il clima non sereno in team senza sentirsi responsabili o obbligate a fare un passo indietro per “il bene di tutti” (o comunque si chiami quella tesissima cosa che si viene a creare dopo)
👉 pianificare un’integrazione vita/lavoro che contempla ancora l’ambizione professionale
👉 annotare i successi e i feedback di persone soddisfatte di lavorare con noi
👉 zittire l’impostore interno
– …
E questo perché per molte è ancora difficile far accadere nel quotidiano lavorativo quel “Pensati libera” che pure vorremmo (e che, del resto, bene bene non ha portato).
E così, pur avendo investito tantissimo nel lavoro in termini di formazione, aspettative, energie, cura, disponibilità e dedizione (spesso anche passione), il riconoscimento di ruolo e la soddisfazione professionale (che vanno per lo più a braccetto) latitano.
Toccherà fare, fare, fare.
Cominciando a depennare uno a uno i compiti della lista! Per noi stesse, con consapevolezza.
Non fermiamoci all’8 marzo per rompere anche il servizio di cristallo.
Give us bread, but give us 🌹 🌹 🌹 , too.
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La parte più bella del viaggio è la compagnia!