Longevità e lavoro: prospettive da coordinare
❔ Fino a che età mettiamo in conto di lavorare?
❔ Quando è funzionale che cominciamo a pensare all’età e al modo in cui invecchieremo?
❔ Come possiamo rendere la nostra longevità accessibile, sostenibile e… piacevole?
❔ Siamo pronti ad affrontare la fine della nostra vita sfiniti (e soli) per aver sacrificato tutto sul lavoro nei primi 45 anni di vita, senza aver fatto bene i conti?
❔ Come va ripensato l’approccio all’età nelle organizzazioni con cui collaboriamo? Davvero oltre i 45 non c’è carriera e oltre i 50 c’è solo la prospettiva di essere “inclusi” e di ricevere “reverse mentoring“?
Il discorso è tutt’altro che teorico, come aiuta a comprendere questo articolo del Financial Times 👉
https://lnkd.in/dZieCiGk
Ed è anche strettamente connesso
👉 con le metriche di produttività che le organizzazioni che generano knowledge work (attraverso le professioni intellettuali) applicano alle loro persone
👉 con il tema del benessere nelle mansioni e nelle relazioni delle loro persone
👉 con l’attrazione e la cura dei talenti e delle competenze
👉 con la necessità per quelle organizzazioni di trovare un punto di equilibrio tra (i) prospettive di crescita, carriera, e benessere, (ii) compenso, (iii) formazione ed (iv) esigenze individuali delle loro persone
Il mondo legale cambia con noi 🖤
Altre considerazioni sull’uso che facciamo del tempo, come singoli e rispetto alle organizzazioni con cui collaboriamo
👉 https://lnkd.in/dkjCgish
👉 https://lnkd.in/d6dftYUM
👉 https://lnkd.in/drxvDYRC
e 👉 https://lnkd.in/dGFsQ89f
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La parte più bella del viaggio è la compagnia!